L’Apostolato dei Malati
2018-08-30
É una comunità di persone che sono strettamnte unite con Cristo sofferente e risorto tramite un richiamo a donare il loro sacrificio spirituale che risulta dalla sofferenza portata nello spirito di pace e nella sottomissione alla volontà di Dio. Quindi questi diventano testimoni particolari e contribuiscono alla salvezza di se stessi e degli altri. Grazie all’offerta dei meriti provenienti dal sentiero spirituale, i sofferenti supplicano Dio affinchè conceda la Sua Grazia per tutta la Chiesa. Così come la Madonna Addolorata che sta sotto la croce e soffre insieme a Suo Figlio, così le persone malate unite con Cristo contribuiscono al regno di Dio.
Spiritualità dell’Apostolato
La spiritualità dell’Apostolato dei Malati aiuta gli ammalati a reagire alla sofferenza, insegna loro a fidarsi di Dio in ogni situazione e insegna amore. La spiritualità li conduce, insieme ai loro accompagnatori, verso una preghiera umile – una richiesta per la grazia di guarigione. Come duemila anni fa Gesù esegue grandi atti di guarigione sia interna (spirituale) sia fisica (del corpo). I fatti sono testimoniati da molti esempi, come succede anche a Lourdes. La preghiera per ottenere la guarigione non esclude l’effettuazione delle cure che vengono raccomandate dai medici; al contrario queste collaborano al processo di risanamento realizzato grazie alla medicina.
Però il ristabilimento della salute non è sempre possibile. Quindi l’Apostolato dei Malati indica come la sofferenza fisica, psichica oppure spirituale possa diventare un dono particolare ricevuto da Dio, definito da alcuni santi come “il tesoro”. Per mezzo del patimento può compiersi l’unione spirituale di una persona sofferente con Cristo. La conseguenza dell’unione spirituale con Cristo è la sistemazione della vita intima di un malato (la purificazione dai peccati, dai vizi, dagli attaccamenti disordinati) nonchè l’offerta della sofferenza nello spirito di amore per gli altri, la Chiesa, i missionari, il Santo Padre. In questo modo si avvera l’apostolato del malato. Il traguardo della comunità è la trasformazione dei suoi membri negli apostoli che ricevono, sopportano e offrono sofferenze per la salvezza di loro stessi e degli altri. Indicando tale senso l’Apostolato solleva il morale del malato. Gli mostra certe possibilità di una cooperazione creativa malgrado la malattia, anzi tramite la malattia stessa. Il percorso della sofferenza donata legata al sacrificio della Santa Messa, presente nella Chiesa da secoli, contrasta con la mentalità moderna della “civiltà della morte” – come è stata definita da S. Giovanni Paolo ll - connessa all’eutanasia.
Molti Santi canonizzati (tra altri S. Teresa del Bambin Gesù, S. Faustina Kowalska, S. Padre Pio, S. Madre Teresa di Calcutta, Servitore di Dio Marta Robin) e quelli non canonizzati confermano questa giusta direzione che risulta molto utile nel presente. La testimonianza di S. Paolo espressa nelle parole: “Sono stato crocifisso con Cristo” (Ga 2,20) e anche “Ora io mi rallegro nelle mie sofferenze per voi; e quel che manca alle afflizioni di Cristo lo compio nella mia carne a pro del corpo di lui che è la Chiesa;” (Col 1,24) prima di tutto si riferisce ai martiri . La testimonianza di S. Paolo per i cristiani moderni in molte regioni del mondo diventa sempre più attuale. Tuttavia le parole di S. Paolo possono riferirsi pure all’attività dell’Apostolato dei Malati. Insegnano a prendere in modo gioioso i momenti difficili legati alla sofferenza e a trasformare le lacrime di dolore in gloriose grazie a Gesù.
L’istituzione e la redazione
L’apostolato dei Malati è una comunità fondata in Olanda da padre Giacomo Willenborg, confermata da Papa Pio Xl e adesso presente in Polonia, Italia e Olanda. Attualmente l’Apostolato in Polonia comprende duemilacinquecento membri. La richiesta formale di poter far parte della comunità avviene tramite una richiesta telefonica (0048 32 251 21 52) insieme ad una lettera (indirizzata a: Sekretariat Apostolstwa Chorych ul. Warszawska 58, 40-008 Katowice, Polska oppure in forma solenne durante gli esercizi spirituali dell’Apostolato o durante i Giorni dei Malati nella parrocchia di appartenenza. Nel caso di guarigione o morte di un membro, se ne raccomanda la notifica alla segreteria nei casi di guarigione o morte di un membro. In seguito alla richiesta di appartenenza alla comunità il malato riceve: una lettera con i commenti sull’Apostolato, il diploma di accettazione con la preghiera specifica. Si raccomanda di ponderare spesso sulla preghiera affinchè il ruolo di apostolo, affidato ad ogni membro, sia validamente consapevole. Oltre alla lettera e al diploma il malato riceve un distintivo consacrato, cioè la croce con le parole di s. Paolo incise: “Sono stato crocifisso con Cristo”. La croce serve a ricordare al malato di stare nella grazia di Dio e di usarla per santificare le sofferenze. L’Apostolato propone anche un’abbonamento del mensile “Apostolato dei Malati” stampato dal 1930. Il fondatore dell’Apostolato in Polonia, padre Michał Rękas fece notare che il mensile costituiva “visite amichevoli”. Grazie a queste si compie “un collegamento spirituale con altri sofferenti “. Queste formano anche “ le prove del ricordo fedele”
La questione fondamentale è , per quanto sia possibile il contatto personale dei malati con gli impiegati della segreteria. Ci si aspetta che i malati esprimano i desideri, descrivano vicissitudini e grazie ricevute da Dio. Le spese per le opere dell’Apostolato dei Malati, cioè la stampa del mensile (attualmente 32 mila copie ogni mese), il mantenimento della segreteria, la redazione e il sacerdozio dei malati sono coperte con aiuto di donazioni sul conto bancario dell”Apostolato. Inoltre l’Apostolato ha il seguente sito internet: www.apostolstwo.chorych.pl e Facebook.